Eccoci al secondo appuntamento con la storia del trucco: dopo aver esaminato quello egizio, è ora la volta dell'antica Grecia. Questo tipo di trucco si ricrea molto spesso nei "toga party" moderni.
La donna greca era molto curata, tanto che ad Atene esisteva una sezione di
magistrati pronta a multare le donne che se ne andavano in giro in maniera
trascurata, senza mostrare cura ed igiene.
La pelle del viso era molto chiara e luminosa, dall'aspetto sano e naturale. Per il trucco degli occhi, si dava molto risalto
alla loro linea naturale e, come le egizie, anche le greche usavano il kohl per sfumare delle
lunghe linee nere.
La vera novità delle donne greche è però l’uso dell’ombretto. In Grecia,
infatti, si usava molto colorare le palpebre, con colori di varia natura. Il
blu, l’azzurro ed il verde erano i colori più usati, come si nota anche dai
reperti che sono stati ritrovati.
Anche le sopracciglia avevano un loro ruolo estetico, per questo venivano
messe in risalto e scurite con del carbone o con l’antimonio; avere
sopracciglia lunghe e scure era sinonimo di forte carattere.
La pelle veniva illuminata con degli
estratti di minio, ancusa o fuco, dai colori forti e rossicci, per dare risalto
alle guance e renderle rosee, sinonimo di perfetta salute. Anche le labbra avevano una loro tintura: solitamente
si usava il rosso estratto dall’oricello e lo si passava sulla bocca con un
apposito pennello.
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Grazie mille per il commento...accetto critiche e consigli, tranne la volgarità e maleducazione. Se ciò non viene rispettato mi vedrò costretta a bannarvi!