Cominciamo il nostro viaggio nella storia del trucco dagli antichi egizi, perchè fu proprio Nefertiti che per prima inventò
la sfumatura a 'banana', fu un'antesignana
anche per quanto
riguarda la cura
del corpo. Si lavava ogni mattina da capo a piedi con un impasto di acqua e carbonato di
calce naturale, sfregandosi con una pasta
d'argilla proveniente dai fanghi del Nilo.
Piedi e gomiti venivano levigati con
una pietra in grana assai sottile. Era poi la
volta del trucco che,
se in un primo momento era ad esclusivo uso dei sacerdoti, divenne in
seguito prerogativa di una corporazione laica che
ne custodiva gelosamente le formule.
Si partiva dagli occhi usando il khol - pigmento nero
a base di solfuro di
antimonio diluito con olio di semi - che, incorniciando lo sguardo, aveva una tripla valenza: di
abbellimento, di distinzione di rango, ma anche
di prevenzione contro le oftalmie provocate
dalla sabbia e dal vento del deserto.
La palpebra superiore veniva colorata con toni accesi,
dal verde scuro a base di malachite -
proveniente dalla Siria - al viola, ricavato dalla manganese, al turchese, alle
argille rosse o brune, miscelate con ossido di
rame o ferro per ottenere nuove sfumature.
Anche ciglia e sopracciglia,
precedentemente depilate, venivano ridisegnate con la pasta di khol seguendo l'allungamento dato agli occhi. Sulle labbra si usavano colori chiori e solo sulla parte centrali veniva applicato una sorta di ombretto dorato o un color terra.
Tale trucco vi sarà sicuramente noto tornando indietro nel tempo con la famosa Cleopatra interpretata da Liz Taylor di cui vi allego una foto.
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Grazie mille per il commento...accetto critiche e consigli, tranne la volgarità e maleducazione. Se ciò non viene rispettato mi vedrò costretta a bannarvi!